Il Regno Unito punta sul solare
Nel Regno Unito si moltiplicano i progetti che sfruttano i raggi solari per produrre energia, ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita.
In particolare sono due quelli presentati di recente: il primo di grande portata è stato realizzato a Nottingham – nell’East Midlands – mente il secondo , di dimensioni più contenute, ha interessato Londra.
A Nottingham il Consiglio Comunale ha fatto installare sulle pensiline a copertura della auto in sosta in un parcheggio di un centro per attività ricreative un cappotto di pannelli da 88,5 KW, in grado di generare energia per 79,000 kWh, facendo risparmiare ogni anno al Consiglio 10,000£ e all’ambiente 41 tonnellate di CO2.
La città non è nuova a questo genere di iniziative, nel 2015 infatti era stato inaugurato un impianto analogo da 67KW, a rendere unico il progetto del 2016 però è l’estensione dei pannelli, che fanno di questo “parcheggio solare” il più grande del Regno Unito.
Anche a Londra si è scelto di ricoprire di speciali pannelli solari alcune pensiline, questa volta però si è trattato delle pensiline di attesa dei mezzi pubblici e anche in questo caso è stato creato un precedente. La pensilina inaugurata venerdì scorso presso il quartiere di Canary Wharf è la prima ad essere costituita di un materiale trasparente, diversamente da altre pensiline dotate di pannelli solari già collocate in altre aree della città. Il vetro laminato che ne costituisce la struttura, è stato ricoperto da entrambi i lati con una speciale pellicola – resa condottore grazie a un’esigua quantità di polvere di silicio- che catalizza i raggi solari per poi convertirli in energia. La presenza del film su ambo le superfici del vetro, permette che anche vengano “catturati” anche i raggi che cadono sul vetro con un angolo che rende la luce non particolarmente sfruttabile. I 2.000 kWh di energia così prodotta sarebbero sufficienti ad alimentare per un anno intero una casa londinese “tipo” , in questo caso invece verranno sfruttati per alimentare la segnaletica stradale e alcune infrastrutture dei trasporti nella zona di Canary Wharf.
A commissionare il progetto è stato il Canary Wharf Group, società britannica che gestisce l’omonimo quartiere. La tecnologia invece è stata fornita dall’azienda Polysolar, che dalla presentazione del primo prototipo del prodotto ha fatto aumentare le capacità di conversione del film dall’1% ad una percentuale tra il 6 e il 12% a seconda del grado di trasparenza della pellicola. La tecnologia a pellicola solare, a detta anche di Sian Berry candidato sindaco di Londra del London's Green Party Mayoral che ha officiato all’inaugurazione, potrebbe essere tra le migliori per rendere Londra sempre più efficiente, green e per diminuire le emissioni, senza introdurre arredi urbani invasivi che stravolgerebbero l’architettura cittadina.
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In particolare sono due quelli presentati di recente: il primo di grande portata è stato realizzato a Nottingham – nell’East Midlands – mente il secondo , di dimensioni più contenute, ha interessato Londra.
A Nottingham il Consiglio Comunale ha fatto installare sulle pensiline a copertura della auto in sosta in un parcheggio di un centro per attività ricreative un cappotto di pannelli da 88,5 KW, in grado di generare energia per 79,000 kWh, facendo risparmiare ogni anno al Consiglio 10,000£ e all’ambiente 41 tonnellate di CO2.
La città non è nuova a questo genere di iniziative, nel 2015 infatti era stato inaugurato un impianto analogo da 67KW, a rendere unico il progetto del 2016 però è l’estensione dei pannelli, che fanno di questo “parcheggio solare” il più grande del Regno Unito.
Anche a Londra si è scelto di ricoprire di speciali pannelli solari alcune pensiline, questa volta però si è trattato delle pensiline di attesa dei mezzi pubblici e anche in questo caso è stato creato un precedente. La pensilina inaugurata venerdì scorso presso il quartiere di Canary Wharf è la prima ad essere costituita di un materiale trasparente, diversamente da altre pensiline dotate di pannelli solari già collocate in altre aree della città. Il vetro laminato che ne costituisce la struttura, è stato ricoperto da entrambi i lati con una speciale pellicola – resa condottore grazie a un’esigua quantità di polvere di silicio- che catalizza i raggi solari per poi convertirli in energia. La presenza del film su ambo le superfici del vetro, permette che anche vengano “catturati” anche i raggi che cadono sul vetro con un angolo che rende la luce non particolarmente sfruttabile. I 2.000 kWh di energia così prodotta sarebbero sufficienti ad alimentare per un anno intero una casa londinese “tipo” , in questo caso invece verranno sfruttati per alimentare la segnaletica stradale e alcune infrastrutture dei trasporti nella zona di Canary Wharf.
A commissionare il progetto è stato il Canary Wharf Group, società britannica che gestisce l’omonimo quartiere. La tecnologia invece è stata fornita dall’azienda Polysolar, che dalla presentazione del primo prototipo del prodotto ha fatto aumentare le capacità di conversione del film dall’1% ad una percentuale tra il 6 e il 12% a seconda del grado di trasparenza della pellicola. La tecnologia a pellicola solare, a detta anche di Sian Berry candidato sindaco di Londra del London's Green Party Mayoral che ha officiato all’inaugurazione, potrebbe essere tra le migliori per rendere Londra sempre più efficiente, green e per diminuire le emissioni, senza introdurre arredi urbani invasivi che stravolgerebbero l’architettura cittadina.
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