Idrico: l’Emilia Romagna si coordina per gestire al meglio al risorsa idrica
Tra i fronti sui quali la regione Emilia Romagna è intensamente impegnata c’è quello dell’idrico.
Da un lato infatti sono necessarie delle azioni di coordinamento per ottimizzare le risorse a disposizione, sprecando il meno possibile, dall’altro invece ci sono alcune situazioni da sanare e crisi da gestire, come l’ultima l’emergenza scatenata dalle eccezionali piogge alluvionali che hanno colpito la zona del piacentino lo scorso settembre. Per la quale le aziende che hanno subito danni alle strutture agricole e che si trovano all’interno delle aree, individuate possono presentare domanda per gli aiuti previsti entro il 2 aprile 2016 ( tutte le istruzioni sul sito della regione Emilia Romagna).
Diversamente un esempio di coordinamento è la decisione, condivisa da più amministrazioni romagnole, di sottoscrivere un “Patto dell’Acqua” per rendere organica l’attività di diversi comuni in modo strategico. Per raggiungere l’obiettivo saranno necessari non solo una buona dose di coordinazione tra le amministrazioni ma anche uno studio accurato degli scenari futuri, affinché venga garantita la disponibilità idrica necessaria a coprire il fabbisogno della comunità. Le strategie future dovranno tenere conto, oltre che dell’evoluzione delle realtà economiche site sul territorio, anche della progressione dei cambiamenti climatici tra i quali l’inquinamento delle falde.
Una prima sede di discussione di questi temi è stato l’incontro, tenutosi a Forlì alla fine di febbraio, tra i sindaci di almeno quindici diversi comuni della provincia di Forlì-Cesena. Insieme ad altri erano presenti il primo cittadino di Cesena Paolo Lucchi e il suo omologo di Forlì Davide Drei, ì consiglieri regionali Lia Montalti, Valentina Ravaioli, Paolo Zoffoli e Andrea Bertani, la senatrice Mara Valdinosi e il deputato Marco Di Maio.
L’intenzione delle amministrazioni è quella di far seguire a questo incontro uno studio sistematico per poter affrontare in modo sinergico gli interventi necessari al territorio.
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Da un lato infatti sono necessarie delle azioni di coordinamento per ottimizzare le risorse a disposizione, sprecando il meno possibile, dall’altro invece ci sono alcune situazioni da sanare e crisi da gestire, come l’ultima l’emergenza scatenata dalle eccezionali piogge alluvionali che hanno colpito la zona del piacentino lo scorso settembre. Per la quale le aziende che hanno subito danni alle strutture agricole e che si trovano all’interno delle aree, individuate possono presentare domanda per gli aiuti previsti entro il 2 aprile 2016 ( tutte le istruzioni sul sito della regione Emilia Romagna).
Diversamente un esempio di coordinamento è la decisione, condivisa da più amministrazioni romagnole, di sottoscrivere un “Patto dell’Acqua” per rendere organica l’attività di diversi comuni in modo strategico. Per raggiungere l’obiettivo saranno necessari non solo una buona dose di coordinazione tra le amministrazioni ma anche uno studio accurato degli scenari futuri, affinché venga garantita la disponibilità idrica necessaria a coprire il fabbisogno della comunità. Le strategie future dovranno tenere conto, oltre che dell’evoluzione delle realtà economiche site sul territorio, anche della progressione dei cambiamenti climatici tra i quali l’inquinamento delle falde.
Una prima sede di discussione di questi temi è stato l’incontro, tenutosi a Forlì alla fine di febbraio, tra i sindaci di almeno quindici diversi comuni della provincia di Forlì-Cesena. Insieme ad altri erano presenti il primo cittadino di Cesena Paolo Lucchi e il suo omologo di Forlì Davide Drei, ì consiglieri regionali Lia Montalti, Valentina Ravaioli, Paolo Zoffoli e Andrea Bertani, la senatrice Mara Valdinosi e il deputato Marco Di Maio.
L’intenzione delle amministrazioni è quella di far seguire a questo incontro uno studio sistematico per poter affrontare in modo sinergico gli interventi necessari al territorio.
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