Imprese dell’Emilia-Romagna più efficienti grazie anche a un investimento di 40 milioni
Nei prossimi 5 anni ammonteranno a 40milioni di euro i finanziamenti dell’Unione Europea stanziati per incentivare e consolidare lo sviluppo sostenibile, la ricerca e l’efficienza energetica del settore industriale dell’Emilia-Romagna.
I finanziamenti rientrano nel nuovo Programma Operativo Regionale Fesr – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, che ha durata di sei anni 2014-2020 e prevede la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra generati dalle imprese e aree produttive nelle diverse fasi di generazione del prodotto. Le azioni che verranno intraprese potranno quindi interessare ogni passaggio, dalla fase di progettazione alla realizzazione del prodotto, e potranno prevedere anche l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, finalizzati all’autoconsumo.
La possibilità di utilizzare i fondi europei rappresenta un’opportunità piuttosto interessante se si considera che il sistema produttivo industriale della regione consuma circa il 30% del fabbisogno energetico dell’intera Emilia-Romagna, a cui va aggiunta una percentuale pari al 16% del settore terziario e un 3% relativa al settore agricolo. I consumi sopra elencati raggiungono i 3.799 ktep, il 62% dei quali è costituito da gas naturale, il 26% è derivante da energia elettrica, il 9% da prodotti petroliferi, il 2% da combustibili solidi e un 1% da energia proveniente da fonti rinnovabili termiche.
I dati dei consumi nel settore industriale sono però in calo e nel solo 2014 hanno segnato un -9% rispetto al 2013, cifre che fanno intendere la volontà o necessità di aggiornare gli stabilimenti industriali per renderli più efficienti e meno onerosi.
Che la risposta al Programma Operativo Regionale Fesr fosse positiva lo si era evinto anche dalle azioni compiute nel corso del precedente Por Fesr, attivo dal 2007 al 2013, durante il quale sono stati finanziati oltre 600 progetti di riqualificazione e di sostenibilità energetica. Tra i soggetti maggiormente interessati vi erano soprattutto le imprese: 107 quelle coinvolte, per le quali sono stati erogati 12 milioni, grazie ai quali è stato possibile intraprendere azioni di efficientamento che hanno fatto risparmiare oltre 20 mila tonnellate equivalenti di petrolio.
Tra gli altri progetti ve ne sono stati 210 che hanno riguardato la rimozione dell’amianto e l’installazione di pannelli fotovoltaici le cui conseguenze positive sono state l’abolizione di 210 metri quadrati di amianto e il risparmio di 1.500 tep. Mentre ammontavano a 24 i milioni di euro in dotazione al Fondo energia per il finanziamento di 224 progetti di sostenibilità energetica.
Richiedi informazioni
I finanziamenti rientrano nel nuovo Programma Operativo Regionale Fesr – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, che ha durata di sei anni 2014-2020 e prevede la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra generati dalle imprese e aree produttive nelle diverse fasi di generazione del prodotto. Le azioni che verranno intraprese potranno quindi interessare ogni passaggio, dalla fase di progettazione alla realizzazione del prodotto, e potranno prevedere anche l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, finalizzati all’autoconsumo.
La possibilità di utilizzare i fondi europei rappresenta un’opportunità piuttosto interessante se si considera che il sistema produttivo industriale della regione consuma circa il 30% del fabbisogno energetico dell’intera Emilia-Romagna, a cui va aggiunta una percentuale pari al 16% del settore terziario e un 3% relativa al settore agricolo. I consumi sopra elencati raggiungono i 3.799 ktep, il 62% dei quali è costituito da gas naturale, il 26% è derivante da energia elettrica, il 9% da prodotti petroliferi, il 2% da combustibili solidi e un 1% da energia proveniente da fonti rinnovabili termiche.
I dati dei consumi nel settore industriale sono però in calo e nel solo 2014 hanno segnato un -9% rispetto al 2013, cifre che fanno intendere la volontà o necessità di aggiornare gli stabilimenti industriali per renderli più efficienti e meno onerosi.
Che la risposta al Programma Operativo Regionale Fesr fosse positiva lo si era evinto anche dalle azioni compiute nel corso del precedente Por Fesr, attivo dal 2007 al 2013, durante il quale sono stati finanziati oltre 600 progetti di riqualificazione e di sostenibilità energetica. Tra i soggetti maggiormente interessati vi erano soprattutto le imprese: 107 quelle coinvolte, per le quali sono stati erogati 12 milioni, grazie ai quali è stato possibile intraprendere azioni di efficientamento che hanno fatto risparmiare oltre 20 mila tonnellate equivalenti di petrolio.
Tra gli altri progetti ve ne sono stati 210 che hanno riguardato la rimozione dell’amianto e l’installazione di pannelli fotovoltaici le cui conseguenze positive sono state l’abolizione di 210 metri quadrati di amianto e il risparmio di 1.500 tep. Mentre ammontavano a 24 i milioni di euro in dotazione al Fondo energia per il finanziamento di 224 progetti di sostenibilità energetica.
Richiedi informazioni